Trani si specchia nell’acqua con le maestose sagome della Cattedrale romanica di San Nicola Pellegrino che si protende sul mare Adriatico e si sviluppa attorno al bacino portuale non contaminato dal cemento e sovrastato da un Fortino del ‘500 che ha inglobato una chiesa romanica
creata per il voto di un capitano salvatosi dalla tempesta. È sede del Castello anch’esso visibile dal mare e scelto da Manfredi, figlio di Federico II, per la celebrazione delle sue nozze con Elena d’Epiro poi catturata ed imprigionata proprio in quel castello che aveva testimoniato la felicità del suo matrimonio. Narra storie con i suoi palazzi rinascimentali e rievoca il vissuto del quartiere ebraico della Giudecca, dove spicca la Sinagoga di Scolanova, il tempio ebraico più antico d’Europa.
La Sala di Comunità Auditorium San Luigi è stata inaugurata nel 2004, dopo un lungo restauro effettuato sulla struttura della vecchia chiesa di San Luigi, col fine di promuovere attività socio-culturali.
La sala dispone di 100 posti a sedere. Adiacente all’Auditorium è disponibile un’altra struttura sull’area dell’ex Conservatorio di S. Lorenzo inaugurata nel 2009, dove è possibile disporre, al piano terra, di una sala riunioni di 100 posti a sedere, mentre al primo piano è disponibile una sala riunioni di 50 posti a sedere. Sullo stesso piano sono disponibili altre tre stanze per varie attività culturali.
Il Castello di Trani, a ridosso del mare che bagna le coste della cittàà, fu edificato per volontà di Federico II di Svevia su un bianco roccioso situato in una zona di basso fondale, in modo tale da essere protetto da eventuali assalti dei nemici. Nel castello di Trani, nel 1259, Manfredi, figlio prediletto di Federico II, condusse sposa Elena d’Epiro e ancora in questo castello, nel 1266, dopo la sconfitta e la morte di Manfredi a Benevento, la giovane regina venne catturata con i suoi figli da Carlo I d’Angiò. L’avvicendarsi delle tecniche e costruttive/difensive che hanno reso il castello nel Medioevo uno dei più moderni baluardi difensivi della dinastia sveva, passando poi al Rinascimento, con l’ispessimento del fronte Sud e la costruzione dei bastioni e terminando con gli interventi di epoca ottocentesca, con le celle di detenzione e la torre dell’orologio.
Palazzo Covelli fu costruito nel XVIII secolo dalla famiglia tranese De Boctunis, che lo cedette, nel 1753, ai Forges Davanzati. Questi ultimi lo restaurarono e fecero aggiungere il secondo piano.
E’ da ammirare sicuramente il portale settecentesco, con lo stemma araldico della famiglia Forges Davanzati. Di rara bellezza anche le balconate ad angolo e il cortile interno del palazzo. In fondo ad esso si innalzano due ordini di arcate con fantastiche balaustre.
Il Palazzo delle Arti “Beltrani”, affacciato sull’omonima strada nel borgo antico di Trani, in posizione strategica e privilegiata, nei pressi della Cattedrale e del Castello Svevo, è un luogo rappresentativo della città in quanto in passato fu la dimora di importanti famiglie nobiliari.
É definito un “museo a carattere polifunzionale” ed ospita opere di artisti locali e meridionali, nonché mostre ed eventi estemporanei. Al 2° piano del Palazzo, dedicato alle mostre permanenti, si trova la Pinacoteca “Ivo Scaringi” che raccoglie, oltre i quadri del maestro Scaringi, anche altre opere di proprietà comunale.
Il palazzo Palmieri, nel centro storico della Città di Trani, in piazza Trieste antistante il porto, ospita al primo piano la sede della “Sala Consigliare” del Comune di Trani e al piano terra laprestigiosa galleria sede di importanti eventi culturali.
Secondo la tradizione, i Templari costruirono la chiesa di Ognissanti nella prima metà del XII secolo. La chiesa sorgeva vicino alla mansione, e fungeva anche da ricovero e da ospedale per i pellegrini. Questo viene attestato da un’iscrizione presente sulla facciata principale, la quale ci informa della presenza di Costantino, contemporaneamente medico e abate-rettore della Domus tranese.
Visita guidata gratuita alla scoperta di luoghi suggestivi ed inesplorati del centro storico di trani dedicata a tutti gli appassionati di fotografia.
Prenotazione obbligatoria
Massimo 30 persone
per prenotazioni: info@radarphotofestival.it
© 2021 Radar Photo Festival – Tutti i diritti riservati | Developed by LaboratorioCom | Privacy Policy
Consulta la nostra Privacy Policy per maggiori informazioni.